Modigliani - Soutin e gli Artisti Maledetti
Le grandi Mostre di Palazzo Reale
“Ecco la Monteparnasse che è diventata per i pittori e i poeti ciò che Montmartre era per loro quindici anni fa: la casa della semplicità, della bellezza, della libertà" G. Apollinaire “
Se Montmartre era stata cuore pulsante del rinnovamento dell'arte tra fine Ottocento e primi anni del Novecento, Montparnasse, sulla "rive gauche" della Senna, nel secondo decennio del XX secolo diventa il nuovo quartiere degli artisti, un magma ribollente di creatività che accolse Picasso, già cubista affermato, il tormentato Soutine, il poeta Apollinaire il pacato Matisse, Rousseau il doganiere, Chagall, Léger, Duchamp, Brâncuşi, Gris, Diego Rivera, Kisling, Utrillo ...........e poi lui l'italiano bello e maledetto:
Amedeo Modigliani.
Di questo straordinario fermento intellettuale, Modì fu protagonista, tra ubriachezza e tumulto creativo, tra furore e passione. La sua carriera durò solo un decennio, interrotta da una morte prematura che ne alimentò il mito romantico, assieme a quello di Montparnasse.
Di tutti questi maestri, e in particolare di Modigliani e Soutine, uniti nella miseria e così distanti nell'arte, il collezionista Jonas Netter acquistò opere dando vita ad una straordinaria raccolta privata, oggi in mostra a Milano per farci riscoprire un momento felice, quanto tormentato, dell'arte moderna.