Segantini
Segantini fu pittore della luce e della natura pura e incontaminata. Lassù, tra i pascoli e le nevi perenni delle Alpi tra Lombardia e Svizzera catturò ogni vibrazione e scintilla luminosa, catturò la trasparenza dei cieli e il verde intenso dei prati in una combinazione di naturalismo e simbolismo. Pennellata dopo pennellata dipinse la poesia della natura, in cui l’uomo si fonde con il suo lavoro quotidiano che ne segue il ritmo e le stagioni, restituendo quel senso panteistico, quella visione della divinità immanente.Ma il suo percorso, partì da Milano, dove si formò, dove ebbe modo di far conoscere il proprio talento, e Milano, la città così lontana dalla sua amata montagna, gli dedica una mostra che presenta l’intero suo percorso di pittore e di uomo, che tragicamente si chiuse a poco più di quarant’anni sulla vetta dello Schafberg, mentre dipingeva quel Trittico della Natura, Vita e Morte che sarà il suo testamento spirituale e artistico.